Oltre alla consapevolezza, c’è qualcos’altro? – Risposte di Francis – 76

Francis Lucille

Francis, posso capire l’insegnamento, per il quale niente esiste a parte la coscienza, quando esso si riferisce a nome e forma. Ma il dubbio che continua a presentarsi riguarda il cambiamento: se sotterro un uovo nel mio giardino esso è fuori vista, fuori dalla mia mente, ma quando ritorno e lo dissotterro, sei mesi dopo, non è lo stesso uovo, sono avvenuti dei cambiamenti senza che io ne fossi consapevole. Ciò non implica forse che c’è qualcosa che procede al di fuori della o separata dalla consapevolezza? Forse l’uovo in quanto uovo, la sporcizia in quanto sporcizia, il cambiamento in quanto cambiamento, è esso stesso una consapevolezza?? Grazie, James

Caro James,

Dobbiamo fare una distinzione fra consapevolezza e mente. Sii aperto alla possibilità che nulla accade al di fuori o separato dalla consapevolezza, ma che molte cose accadono al di fuori o separate dalla nostra mente umana. La credenza secondo cui niente accade, al di fuori di una mente umana limitata, è una forma d’ignoranza conosciuta come solipsismo. Contempla invece la possibilità seguente: ogni cosa, incluse tutte le menti, “accade” entro la consapevolezza. C’è solo una consapevolezza. La tua consapevolezza, la mia consapevolezza e la consapevolezza di Dio sono la stessa consapevolezza che è la sostanza di tutte le cose, letteralmente “ciò che sta sotto” * tutte le cose, ciò che capisce tutte le cose . E ciò che “capisce” tutte le cose è anche ciò che “comprende” tutte le cose, letteralmente ciò che tiene tutte le cose insieme. La consapevolezza è al di là della dualità mente-materia. E’ la presenza senza forma e senza nome che crea i fenomeni mentali (nomi) e i fenomeni fisici (forme).

La forma più comune d’ignoranza, nella civiltà moderna, è la credenza secondo la quale la consapevolezza è un prodotto della mente e la mente un prodotto della materia, una prospettiva in conflitto con la semplicità della nostra esperienza diretta dal momento che il fondamento, la centralità della nostra esperienza diretta risiede nella consapevolezza. Invece di affidarci a questa semplice intuizione, cadiamo nella trappola dei complessi sistemi, preconfezionati, di credenze. Sistemi prevalenti, nella nostra cultura, che offrono una visione materialistica del mondo e di noi stessi, una visione che ci aliena dalla nostra stessa realtà e che è la causa radicale di tutta la sofferenza psicologica.

Con amore

Francis

*gioco di parole: in inglese “understand” è under=sotto e stand=stare, quindi ciò che “sta sotto”, la base, la sostanza. Ma “understand” significa “capire” e anche “comprendere”.

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