Quando cerco di trovare me stesso non trovo niente. - Francis risponde – 144

Francis Lucille

Luogo: Grecia, Atene

Caro Francis non so nemmeno che cosa sto chiedendo ma cercherò di metterlo in parole e tu potrai comprendere la mia domanda meglio di me. Quando cerco di trovare me stesso non sono in grado di trovare niente. Trovo un “nulla” in cui ogni cosa appare. Non vorrei nemmeno chiamarlo “spazio vuoto” poiché è senza dimensioni. Io posso comprenderlo o meglio: posso vederlo, se guardo onestamente, tuttavia, vederlo non mi dà pace, non sento di essere sempre stato quello (dovrei?) e non so se quel nulla è realmente “me” dal momento che io mi sento vivo mentre questo sembra morto, estraneo a me stesso. Come posso sapere se quello che “percepisce” è questo nulla? E’ questo niente che attua la percezione? Posso verificarlo? Posso almeno avere un assaggio di ciò che rende possibile la percezione oppure essere, in qualche modo, sicuro di questa cosa? Può mai il nulla percepire oppure sto raccontando a me stesso un’altra storia di stile esotico orientale proprio come noi umani raccontiamo molte storie a noi stessi? Può darsi che stia idolatrando il concetto di “nulla” e perda di vista i fatti? Puoi indicarmi una via d’uscita per questa strada chiusa? Potrei cercare di esprimere la domanda con più parole ma credo che non farebbe alcuna differenza. Come posso sapere che il “non-se” che io trovo è vivo oppure come faccio a sapere che c’è vita in me? Tante grazie per tutto quanto.

Caro Giannis,

Quello in cui ogni cosa accade non è certamente un nulla. Come potrebbe? Tu senti in quel modo perché stai cercando di percepirlo attraverso i soliti canali della percezione, come un pensiero, una sensazione o una percezione sensoriale; ciò è impossibile poiché quello che percepisce non può essere percepito oggettivamente. Quando cerchi di farlo, la mente proietta un “nulla”, una “vacuità” che è ancora un oggetto, una cosa morta ed estranea. Quindi, quello che percepisce, quello che tu sei, non è un nulla. La via d’uscita da questa strada chiusa è la certezza assoluta che c’è un elemento di realtà nella tua esperienza: anche quando sogni di notte, c’è qualcosa che accade realmente, c’è percezione e la percezione è reale, non è una tua costruzione. Come fai a sapere che c’è percezione e che la percezione è reale? E’ perché l’hai imparato a scuola o perché i tuoi genitori ti hanno detto che le cose stanno così? Ovviamente no, di conseguenza lo devi conoscere grazie a qualche tipo d’esperienza, un tipo d’esperienza che non utilizza i soliti canali di percezione. Questa esperienza è la via d’uscita dal tuo vicolo cieco.

Con amore,

Francis

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